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al testo di Loredana Savelli
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tu innaffi il tuo silenzio io vedo il mare verde prigioniero delle parole ed entrambi ci pensiamo muti.
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Lorenzo Mullon
- 26/05/2014 11:24:00
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uscire dalla gabbia mentale? inizia a non credere più a niente, e fatti una grandissima risata di tutto
evviva i comici, consapevoli o meno, i più grandi mistici
baci a crepapelle
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Loredana Savelli
- 25/05/2014 09:17:00
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Grazie Lorenzo e Franca. a Lorenzo: la proiezione di sé, tu mi insegni, è alla base delle nostre visioni, nel bene e nel male. Come uscire dal sé è il mio grande miraggio. A Franca: mi ha colpito la tua nota sulla "cerebralità". Penso che a volte pecco anche di pigrizia e preferisco consegnare i miei pensieri, di per sé poco articolati, ad una scrittura breve, ristretta. Non mi fermo mai troppo a lungo sule cose, ci ritorno spesso, sì, ma non ci sto a lungo. Un caro saluto.
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Lorenzo Mullon
- 24/05/2014 20:54:00
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il silenzio e il mare sono ambigui solo nelle nostre interpretazioni, siamo sempre noi a proiettare la nostra confusione su tutto
[mi sembra, eh, forse, chissà, potrebbe essere, anche no, così mi pare ma di sicuro mi sbaglio]
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Franca Alaimo
- 24/05/2014 19:40:00
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Un testo breve e perfettamente cesellato questo di Loredana, in cui silenzio e parole sincontrano in un muto dialogo mentale, forse fallimentare, poiché il tu che tace mortifica la comunicazione, e laltro (il poeta) che è inondato dalle parole, sì che come un mare traboccano dalla mente, prende atto della difficoltà di dare voce alla complessità della vita e del proprio mondo. Ma mi rendo conto che la poesia potrebbe essere letta in molti modi. E aggiungo che faccio questa constatazione di frequente, quando mi trovo di fronte ai testi poetici di Loredana, caratterizzati da una buona dose di cerebralità ( uso la parola nel senso migliore di tendenza a fare metapoesia), che li rende enigmatici.
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Loredana Savelli
- 24/05/2014 18:23:00
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Grazie cari amici. A Francesco: anche per me il mare ha lo stesso valore. A Cristiana: ti ringrazio per la lettura "pensatissima". Non saprei dirti se è proprio così.Il movente, se così si può dire, è lambiguità comunicativa, o meglio non-comunicativa, sia che si tratti di silenzio sia che si tratti di parole. Intanto il mare trabocca e, in qualche modo, si disperde... Baci
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cristiana fischer
- 24/05/2014 17:06:00
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oh ecco, a forza di leggerla la chiave mi appare quel "si pensano/muti" che non è -per me, beninteso!- si pensano come muti, ma si pensano e intanto sono muti, si parlano per interposto mare (verde e innaffiatoio)
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Francesco Innella
- 24/05/2014 15:03:00
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Il mareper me è la totolità che supera ed integra la parola
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